Climatizzazione a tutto gas nel primo trimestre 2021
L’indagine di Assoclima
mette in luce incrementi molto incoraggianti rispetto agli stessi periodi del 2020 e del 2019.
Nel primo trimestre 2021 il settore della climatizzazione in Italia, secondo l’indagine di Assoclima, registra risultati più che soddisfacenti per la maggior parte dei prodotti sia rispetto ai primi tre mesi del 2020 che del 2019. II comparto dell’espansione diretta mette in luce andamenti in crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 per tutte le tipologie di prodotto esaminate: +23,7% a volume e +22,6% a valore per i condizionatori trasferibili, +22,4% a volume e +17,3% a valore per i monosplit, +15,5% a volume e +18,1% a valore per i sistemi multisplit, +11,4% a volume e +9,9% a valore per i miniVRF e VRF. Tendenza inversa solo per i climatizzatori monoblocco con -1,6% a volume e -2,2% a valore.
In terreno positivo i condizionatori packaged e rooftop, che a fine marzo 2021 riportano un incremento del 13,6% a volume e del 24,1% a valore rispetto allo stesso periodo del 2020. In netta crescita anche le apparecchiature idroniche condensate ad aria (+133,6% a volume e +88,3% a valore rispetto al 2020).
Anche per i gruppi refrigeratori di liquido con condensazione ad acqua l’indagine di Assoclima rileva dati positivi (+180,9% a volume e +84,5% a valore), con un’importante crescita nel segmento delle pompe di calore residenziali e un ritorno ai valori pre-pandemia nei segmenti di potenza superiore. Confrontando, a panel costante, i dati del primo trimestre 2021 con quelli del 2020 e del 2019 nel segmento delle centrali di trattamento aria si registrano incrementi a due cifre sia a volume (+11,8% e +20,1%) che a valore (+21,4% e +35,1%). Crescono rispetto ai primi tre mesi sia del 2019 che del 2020 i dati complessivi relativi alle unità terminali.
Secondo Luca Binaghi, presidente di Assoclima, è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni sui motivi della netta ripresa evidenziata dalla rilevazione del primo trimestre 2021. “I dati relativi ai terminali indicano un incremento 2021/2019 complessivo del 13,4% a valore e del 6,5% a volume – commenta -. Una possibile chiave di lettura di questi dati positivi è che una parte dei lavori che erano stati temporaneamente sospesi nel 2020 siano slittati al 2021 e si siano sommati a quelli già programmati per quest’anno. Una seconda spiegazione è legata alla tipologia di applicazione: negli ultimi mesi gli investimenti maggiori sono stati effettuati nel settore residenziale, e infatti dalla nostra rilevazione emergono incrementi molto consistenti per i ventilconvettori hi-wall (+37% a volume e +41,7% a valore rispetto al 2019, +47,9% a volume e +51,8% a valore rispetto al 2020), terminali utilizzati prevalentemente in ambienti residenziali. Ovviamente ci auguriamo che questi dati vengano confermati anche nei prossimi trimestri, pur sapendo che il settore della climatizzazione potrebbe trovarsi ad affrontare il problema della carenza di imprese di installazione”.
Le rilevazioni trimestrali di Assoclima non comprendono la produzione e l’esportazione.